Ad accogliere e ad invitare il visitatore a partecipare della geracisità appena superato il curvone che lascia alla propria destra Santa Maria del Mastro, è la casa.
La "casa del borgo" è l'appendice sentimentale della casa di gianna posta all'ingresso della città.
E' tale perchè è nata sull'appendice storica del palazzo, su la "casa al borgo", trasformata nella casa nel borgo; invito al visitatore a partecipare, ancora, di un altro pezzo di storia familiare e geracese.

Strettamente calata nella realtà e certamente volta alla scoperta della parte migliore di essa, la casa nel borgo e, assieme ad essa, la casa di gianna, sono ormai punti fermi dell'accoglienza, e non solo geracese (essendo Gerace in sè punto fermo della Locride stessa).
Punti ove il rapporto con il luogo non è mediato da gratuite licenze moderniste, ove anche la violenza armonica del paesaggio e il disordine delle sensazioni viene ordinato, regolato, per lasciare tracce che difficilmente potranno essere dimenticate.


I Servizi: Elementi di una Gerace presente e annunciata si ritrovano, infine, negli spazi comuni, nell'attento riproporre in ogni angolo della hall, del bar (essenzialmente un soggiorno ove, davanti al caminetto d'inverno o sul "mignano" d'estate, è possibile prendersi cura dell'"ozio"), e addirittura lungo le scale, non solo leggere decorazioni in ferro battuto, ma mobili di famiglia vissuti, fotografie e quadri di scorci della città alta rendono il tutto certamente unico e intimamente tipico.

E tutto è geracese qui, certamente: dalla loggia che come un "mignano" ripropone il relax sulla strada (figura della curiosità meridionale spinta fino al pettegolezzo su ogni macchina che "va a Gerace"); alla sala pronta per la prima colazione affollata di tavolini, come la Piazza; alle camere.


Le Camere: Camere entro cui la vita si svolge al riparo da rumori inutili, ma invase da immagini di mare e di montagne, luoghi ambedue così vicini da poter essere toccati.
E tutto ciò che a Gerace è spazio, al Borgo è intimità.
Tale intimità, concretizzata in relazioni interpersonali spesso forzate, nelle Camere della casa nel borgo diventa sensazione di rapporti.
Il soggiorno nelle camere austere della casa nel borgo esprime ancora di più quella geracesità del "mignano", frutto, ossia, di una sintesi estrema tra l'essere appartato dal mondo e il partecipare, appartato, al mondo.
Le finestre che danno su tetti e su finestre private socchiuse, su piccole terrazze fiorite e su balconcini curati, avviano uno scambio ininterrotto di relazioni sociali solo accennate.


Gerace: Quasi come un preludio, il Borgo di Gerace riassume in una piccola piazza, un dedalo di stradine, qualche palazzo di mole imponente, la monumentalità della città alta.

Una città fatta di sensazione oltre che di concrete bellezze, di stati d'animo, di ricordi, ove tutto tende a concentrarsi in spessi grumi di passato.

Al centro di questa città, la casa di gianna è il ricordo fatto forma, il palazzo che si apre, donando la propria ricchezza al visitatore.
Ma il Borgo è il preludio allo scoppio di tale sentimento; Santa Maria del Maestro il preludio della Cattedrale, i vicoli del Carmine il preludio delle vie del centro.

Nulla al Borgo è slegato da ciò che avviene in alto, nulla è estraneo all'essenza che pervade tutta Gerace... piuttosto il Borgo invita, accoglie, ma non distanzia.